Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

SBARCO DI 135 MIGRANTI LA POLIZIA DI STATO FERMA QUATTRO PRESUNTI SCAFISTI


Sbarco del 10 dicembre a Messina. La Polizia di Stato ferma quattro presunti scafisti

11/12/2017  Sono quattro i presunti scafisti individuati dai poliziotti della Squadra Mobile grazie alle indagini scattate a seguito dello sbarco di 135 migranti, giunti ieri, al porto di Messina, a bordo della nave della Guardia Costiera “Diciotti”.
Le testimonianze, raccolte inizialmente dagli operatori della Guardia Costiera e successivamente confermate dalle indagini dei poliziotti, hanno evidenziato le responsabilità dei quattro migranti, ognuno con un compito diverso. Due erano infatti alla guida delle due imbarcazioni soccorse in mare, agli altri era affidata la gestione della bussola e del telefono satellitare.
Sono stati riconosciuti dagli altri migranti tra i quali hanno cercato di nascondersi, non prima di essersi liberati, all’arrivo dei soccorsi, sia del telefono che della bussola.
Il quadro probatorio ricostruito in modo chiaro, preciso e concordante ha permesso, pertanto, ai poliziotti della Squadra Mobile di procedere al fermo di P.G.
Dell’accaduto si informava prontamente il Sostituto Procuratore della Repubblica competente il quale ne disponeva la traduzione presso la Casa Circondariale di Gazzi, in attesa della convalida da parte dell’A.G.


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