Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

SAN FILIPPO DEL MELA, ALIPRANDI LAMENTA ANCHE UNA PRESUNTA “FORTE PENALIZZAZIONE PER IL TERRITORIO”

Messina, 28/04/2017 – E’ stata recentemente diffusa la notizia che il Sindaco di San Filippo del Mela Pasquale Aliprandi avrebbe presentato le proprie rimostranze, più che condivisibili, sul grave ritardo della Regione nell’attuare le bonifiche nel SIN (Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche) dell’area industriale di Milazzo. Tuttavia Aliprandi lamenta anche una presunta “forte penalizzazione per il territorio” derivante dall’istituzione del SIN, che rappresenterebbe un “ostacolo allo sviluppo dell’intero territorio”: affermazioni gravi da parte di un Sindaco che dovrebbe innanzitutto difendere la salute dei propri concittadini.
Il fatto che le istituzioni finora siano state inadempienti rispetto all’obbligo di bonifica non può servire da alibi per poter cancellare del tutto tale obbligo. Quale sarebbe secondo Aliprandi l’interesse del territorio? Avere per sempre un ambiente inquinato e mai risanato? Questo non possiamo affatto accettarlo.

Chi ha inquinato il territorio e continua ad esercitare la propria attivitá inquinante dovrebbe immediatamente provvedere alla bonifica del suolo, sottosuolo e falda anche per l'applicazione del principio europeo "chi inquina paga". Qualora non si riuscisse ad individuare il “colpevole” dell’inquinamento dovrebbero essere le istituzioni a bonificare al più presto, anche per consentire la riconversione produttiva dell’area verso attività a basso impatto ambientale, come previsto dal Piano Paesaggistico recentemente approvato.
Delirante poi la frecciatina su un presunto “silenzio degli ambientalisti” (quali?).

Forse il sindaco Aliprandi non sa o fa finta di non sapere che da anni le associazioni ambientaliste chiedono un serio ed efficace piano di bonifica del territorio, con la consapevolezza però che per rendere pienamente efficace ogni bonifica dovrebbero anche essere spente le fonti di inquinamento. Peraltro una seria bonifica ed una riconversione “pulita” dell’area costituirebbero un volano per lo sviluppo e l’occupazione, in misura molto maggiore rispetto alle attuali industrie inquinanti. Al riguardo hanno avuto luogo anche diverse manifestazioni che hanno visto la partecipazione di migliaia di cittadini.

Da quasi 15 anni il nostro comprensorio è stato inoltre dichiarato Area ad levato rischio di crisi ambientale (AERCA). Abbiamo chiesto a gran voce l'approvazione ed il finanziamento del piano di risanamento ambientale e di rilancio economico. Piano che è stato redatto dall'ex ufficio speciale regionale Aerca e che giace nei cassetti dell'Assessorato territorio e ambiente. Questi ritardi non sono più tollerabili e ledono il diritto, garantito dalla costituzione, di difesa dell'ambiente e della salute pubblica.

Ben lungi dal rappresentare inutili “marchi”, il SIN e l’AERCA sono indispensabili per l'avvio delle bonifiche. Si tratta infatti di obblighi di legge che impongono le bonifiche per questo splendido e martoriato territorio. Bisogna che le istituzioni locali si uniscano ad associazioni e cittadini per pretendere il rispetto di tale obbligo, non il suo venir meno. Far fuori il SIN significherebbe accettare che le bonifiche non verranno mai fatte. Una prospettiva sciagurata ed inaccettabile per un territorio come il nostro, con elevate potenzialità di sviluppo diverso da quello industriale.

Cogliamo inoltre l’occasione per invitare ancora una volta il Sindaco Aliprandi ad esprimere finalmente un chiaro parere contrario nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) da cui dipende la realizzazione del famigerato mega-inceneritore del Mela, che peggiorerebbe gravemente il già insopportabile inquinamento e contro cui anche i suoi concittadini si sono già espressi in modo forte e deciso. E’ da quasi due anni che la procedura VIA è in ballo ed ancora l’amministrazione comunale di San Filippo del Mela non ha espresso alcun parere, ufficialmente nell’attesa di una apposita Conferenza dei servizi. Peccato però che l’amministrazione già da diverso tempo avrebbe dovuto esprimere un proprio parere, come previsto dalla legge e dalla procedura, ma non lo ha ancora fatto. PERCHE’?

Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela

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