Il mare “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per essere competitiva in Europa e nel mondo

MARE, RISORSA PER COLMARE DIVARIO NORD-SUD.  INFRASTRUTTURE, PORTI E ZES LA CHIAVE PER LA CRESCITA DEL MEZZOGIORNO.  Al Palazzo Biscari di Catania il X Convegno di Ance Giovani.   Tra gli interventi il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci e il sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti Tullio Ferrante   CATANIA, 20/04/2024 - Il mare è la “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per tornare a essere competitiva in Europa e nel mondo. Con assetti geopolitici nel mar Mediterraneo in continuo cambiamento a seguito della crisi del canale di Suez, il Mezzogiorno può tornare a essere protagonista. Questo a patto di una programmazione seria e concreta, che manca da oltre un secolo, e che possa lasciarsi alle spalle la “questione meridionale”, concentrandosi su una più larga scala. Una sfida lanciata al Palazzo Biscari di Catania dal ministro delle Politiche del Mare  Nello Musumeci , in occasione del  X Convegno Giovani Ance del Mezzogior

PONTE SULLO STRETTO. "A PROPOSITO DELLE DICHIARAZIONI DI DE VINCENTI


Documento di CapitaleMessina a firma di Pino Falzea e Gianfranco Salmeri

Messina, 23.4.17 - Ma a che gioco stanno giocando? Continuano a fioccare le dichiarazioni contraddittorie del Governo sul tema del Ponte sullo Stretto.
Cerchiamo di ricordare. Ottobre 2016 Delrio, fa eco al Premier Renzi, dichiarando in una intervista al Corriere della Sera : “Lo Stato è pronto a mettere soldi pubblici"per la realizzazione dell'opera, "non è una cattedrale nel deserto." Progetto inquadrato "all’interno del corridoio europeo Napoli-Palermo”.
Ma è lo stesso Ministro che invece a fine marzo, a Messina, dice che "la concessione del Ponte è stata caducata". Cioè interrotta, fatta cadere, scrivendo la parola "fine" sulla realizzazione dell'opera.
Risultando ai più incomprensibile cosa sia potuto mutare da ottobre 2016 a marzo 2017.
Ma non solo questo, Delrio completa il suo ragionamento dichiarando che "ci siamo soffermati sul ponte ma ci siamo dimenticati di considerare che bisogna prima programmare l’alta velocità tra Roma e Reggio Calabria".

Qualche giorno dopo il Ministro Alfano definisce il Ponte "opera prioritaria"
Ed il primo aprile, il Ministro Franceschini dichiara alla stampa : "l'alta velocità deve arrivare a Catania e Palermo e per questo si deve fare il Ponte sullo Stretto".
Ma non più di dieci giorni dopo il Consiglio dei Ministri approva il Documento Economico Finanziario, nel cui "Allegato Infrastrutture" si può leggere che sull'attraversamento dello Stretto si ritorna al "progetto di fattibilità finalizzato a verificare le varie opzioni di attraversamento stabili e non stabili". E per l'alta velocità sotto Salerno, si è ancora allo studio di fattibilità, ed i progetti esistenti prevedono solo la velocizzazione di alcune tratte.

Ma non finisce qui. Un altro componente del Governo Gentiloni il ministro per la Coesione territoriale Claudio De Vincenti, ieri in Sicilia, dichiara alla stampa: "quello che sicuramente si deve fare è una velocizzazione infrastrutturale del passaggio tra Calabria e Sicilia. E fin qui l'ipotesi più sviluppata, anche progettualmente, è quella del Ponte di Messina".
"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia", scriveva Shakespeare nell'Amleto. E noi confessiamo di avere la stessa incapacità di orientarci appresso a questa congerie di posizioni contraddittorie, spesso incoerenti, espresse da autorevoli componenti del Governo, sull'argomento Ponte. E forse non ne abbiamo neanche più voglia.

Quello che va fatto adesso ė continuare nella mobilitazione collettiva delle forze vive della città per la difesa del nostro diritto allo sviluppo, mortificato dalle scelte del Governo sulle infrastrutture strategiche. Sabato 29 aprile alle 9.30, saremo alla ex Chiesa S. Maria Alemanna, insieme a Rete Civica, CGIL, CISL, UIL, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Ordine degli Ingegneri, Architetti, Avvocati, Geologi, Commercialisti, a reclamare pari diritti ed opportunità per la nostra città rispetto alle altre parti d'Italia.

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