Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITÀ, DIECI MESSINESI TRA I FONDATORI

Ci sono ben dieci messinesi tra i fondatori del Movimento Nazionale per la Sovranità. Sintomo, questo, del ruolo significativo della città dello Stretto all’interno del nuovo soggetto politico nato, stamani, a Roma, dalla fusione di Azione Nazionale, La Destra e una serie di prestigiose associazioni

Messina, 19/02/2017 - Fanno parte dell’assemblea nazionale del partito Silvano Arbuse, Piero Adamo, Giorgio Fleres, Antonio Celeste, Ferdinando Croce, Alessandro Nania, Maria Rosaria Cusumano, Melangela Scolaro, Felice Panebianco e Luigi Vasi.
“Il polo per la sovranità nazionale è finalmente un esempio di riunificazione delle diverse anime della destra italiana”, dichiara Adamo. “Era necessaria – aggiunge Arbuse – una forza sovranista italiana che prelude a un forte centrodestra capace di battere la sinistra ormai in default e i populisti incapaci di governare” .
Come preannunciato la scorsa settimana, nella nota che ha anticipato l’assemblea regionale unitaria tenutasi proprio a Messina, il progetto “è quello di creare una casa comune della destra, con l’ulteriore e più importante obiettivo di contribuire alla nascita di quel polo identitario e sovranista capace di rappresentare una seria alternativa di governo, per dare una risposta concreta ai bisogni della nazione e al ceto medio piegato dalla crisi”.

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