Stromboli (Isole Eolie): 4 indagati per gli incendi del 25 e 26 maggio 2022, disastro ambientale

Stromboli (Isole Eolie): i Carabinieri notificano l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a quattro persone per il disastro ambientale causato a seguito degli incendi avvenuti il 25 e 26 maggio 2022. 16/04/2024 - Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, hanno notificato l’avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa, emesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. (ME), nei confronti di quattro persone fisiche ritenute responsabili del reato di disastro ambientale colposo, nonché di due persone giuridiche, una società di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi ed una società operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, per responsabilità amministrativa in ragione del reato ambientale cagionato.  Il provvedi

STALKER 'INCHIODATO' DALLA POLIZIA A MESSINA: PERSEGUITAVA L'EX MOGLIE

Messina, 15/06/2011 - La Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Messina, con ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina, ha proceduto all’arresto di un cittadino messinese, responsabile del reato di stalking ai danni del coniuge. Lo stalker, incapace di accettare la decisione della moglie di porre fine al loro matrimonio,
aveva da tempo cominciato a molestare la vittima con minacce e ingiurie reiterate e rivolte anche ad altri familiari responsabili, ai suoi occhi, di proteggere il coniuge ed appoggiarla nel suo intento di separarsi.

Nonostante l’ammonimento da parte del legale della vittima, lo stalker ha continuato a perseguitare la moglie, la cognata ed il compagno di quest’ultima, con appostamenti, telefonate a qualsiasi ora del giorno e della notte ed esplicite minacce di morte.
Il reo, inoltre, oltre a rintracciare le nuove utenze telefoniche utilizzate dalla moglie, si serviva del social network Facebook per dissuadere la moglie dalla decisione di separarsi.
Il timore che le minacce si tramutassero in atti contro l’ incolumità fisica della vittima e dei suoi cari ha prodotto uno stato d’ansia permanente ed indotto le vittime a rivolgersi alla Polizia di Stato.

Infine, nel pomeriggio del 3 Giugno u.s., quando l’autovettura del compagno della cognata è stata incendiata, i poliziotti sono risaliti velocemente allo stalker come responsabile dell’atto criminoso. Gli agenti hanno infatti rinvenuto all’interno della sua autovettura una tanica contenente tracce di liquido infiammabile ed un accendino.
Tale ultimo riscontro, abbinato ad ulteriori prove nel frattempo raccolte dagli investigatori della Polizia Postale, ha reso possibile l’arresto odierno e la fine dell’incubo per la vittima e i suoi familiari.
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Nel corso della serata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile ed il Commissariato di P.S. Messina Nord, hanno tratto in arresto un trentacinquenne messinese, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, indagato per aver tentato di uccidere, in data 28 maggio u.s., due fratelli esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco e per aver detenuto illegalmente un’arma da sparo con la quale ha posto in essere la condotta criminosa.
L’episodio è scaturito da un diverbio con le due vittime che lo avrebbero colpito con calci, pugni e colpi di casco mentre si trovava presso un autolavaggio, sito in questa via Colapesce, in attesa del lavaggio del proprio ciclomotore.
Dopo il violento diverbio il reo si allontanava a bordo del proprio ciclomotore minacciando di morte i due aggressori.
Trascorsi circa 15 minuti, l’uomo ritornava sul luogo del fatto armato di pistola e, sceso dal ciclomotore, con il chiaro intento di vendicarsi, sparava più proiettili cal.7.65 indirizzati ai due fratelli colpendo il cofano di un’autovettura lì parcheggiata vicino l’autolavaggio.
Ieri sera, al termine di meticolose indagini, la Polizia ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina associando il malvivente presso la Casa Circondariale di Gazzi.

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