Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

IL BANDITO GIULIANO ‘ROBIN HOOD DELLA SICILIA’ DI ENZO G. CASTELLARI

"Era una sorta di Robin Hood". Considerato il simbolo della ribellione del Sud e il Robin Hood della Sicilia, la sua morte è ancora ammantata di mistero
Palermo, 16/06/2011 - Quando passava lui, raccontano oggi i vecchi in Sicilia, "l'emozione era alle stelle. C'era un forte senso di rispetto e la sensazione di essere protetti". Sono passati sessant'anni dalla morte di, bandito e indipendentista siciliano,
considerato allora il simbolo della ribellione del Sud e il Robin Hood della Sicilia e la sua morte è ancora ammantata di mistero: cinque le versioni che si sono accavallate nel tempo, cui si aggiunge il segreto di Stato fino al 2016. Così l'avventura continua e il cinema ne è ancora sedotto. Dopo quattro film già prodotti, infatti, ne sta per arrivare un quinto che svelerà nuovi retroscena, ma su quest'ultima pellicola tutto è ancora in evoluzione, dal cast alle riprese, allo stesso titolo che al momento è 'Una leggenda senza storia'.

Unica certezza è la regia a cura di un big che ha lasciato il segno su tanti film d'azione, Enzo Girolami Castellari e la produzione di Albamed Production. "Da ragazzo- racconta - avevo una passione indefessa e una grande ammirazione per Salvatore Giuliano, sono cresciuto col suo mito. Per quante cose avessi letto e sentito non lo consideravo un bandito o un assassino, ma un Robin Hood che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Ed ora questo film svelerà novità su di lui che mi confermano come da giovane in fondo io avessi ragione".
"Tutto è nato - fa sapere Castellari - da una proposta che ho ricevuto e subito accettato perché girare un film tratto da una storia vera, per di più su un personaggio di cui sono 'innamorato', mi capita raramente. Salvatore Giuliano è, infatti, a mio giudizio un eroe". "Sarò coadiuvato da aiuti importanti - dice il regista- anche da parte di giornalisti. Il mio film si differenzierà dalle precendenti quattro pellicole su Salvatore Giuliano perché saranno mostrate al pubblico importanti novita'". "Con tutta la documentazione che la produzione e gli autori hanno ritrovato dopo una ricerca instancabile e ricca anche di tante testimonianze - annuncia il padre dei 'macaroni combat' - sono venute alla luce un insieme di verità nuove che saranno l'attrazione principale del film. Mi emoziona davvero pensare che realizzerò un film che offre al pubblico fatti nuovi su di lui".

Parlando del casting il padre dei polizieschi all'italiana spiega: "La figura di Salvatore Giuliano è un tirante grosso non solo per me, ma anche per gli attori, in molti si sono candidati per il ruolo del protagonista, ma ancora non è stato scelto nessuno. A interpretare la parte dovra' essere un trentenne, non obbligatoriamente siciliano di origine, perche' il dialetto si puo' sempre imparare sul set". "Le riprese dovrebbero iniziare in autunno. Il film sarà interpretato in italiano con accento siculo, non mancheranno però le ballate in dialetto stretto su Salvatore Giuliano, che hanno fatto il giro della Sicilia intera, e sono necessarie perché fanno parte della verità della storia", anticipa Castellari.

Ancora top secret sugli attori che saranno coinvolti, ma Castellari preannucia: "Questa pellicola può diventare anche l'occasione di una riunione di cameos importanti di attori che desiderano sia lavorare con me sia raccontare una storia straordinaria. Il mio stile sarà più che riconoscibile. Condenserà, infatti, avventura, suspence, odio, vendetta, amore: tutti aspetti che mi caratterizzano". Non stupisce, quindi, che, come annuncia il regista, il film sarà "un western in costume per due motivi: primo, perché la storia è ambientata negli anni Quaranta; secondo, perché sono favorito anche dai paesaggi siciliani molto simili alle ambientazioni western".

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